Cosa fare per aprire una ditta individuale
La ditta individuale, che può presentarsi anche come azienda o impresa familiare, viene aperta da chi vuole mettersi in proprio per il commercio di beni o servizi. Innanzitutto bisogna segnalare l’inizio d’attività della ditta individuale all’Agenzia delle Entrate e registrarsi di conseguenza al registro delle Imprese della Camera del Commercio, all’Inps ed eventualmente all’Inail. Requisito fondamentale ed obbligatorio è essere in linea con tutte le normative vigenti in materia in modo da non avere nessuna irregolarità al momento della denuncia di inizio attività.Alla ditta quindi sarà assegnato un numero di Partita IVA agevolata, un codice costituito da undici cifre: la Partita IVA dovrà comparire sul libro matricola e su tutti i pagamenti della società. Il sito dell’Agenzia delle Entrate ha dedicato una pagina completa con tutte le informazioni sull’apertura di una nuova società e l’attribuzione della Partita IVA con operazioni che si possono fare anche per via telematica. E’ possibile infatti scaricare dal portale determinati software relativi ai dati di inizio attività e alla variazione dei dati dell’attività, con l’opportunità di scegliere, per scaricare i file, tra una connessione analogica o una connessione ADSL.
I pro e i contro della nuova azienda individuale
Vantaggi:
- Semplificazione della procedura di apertura (è possibile farlo, come appena detto, anche per via telematica)
- Gestione contabile facilitata
Svantaggi:
- La ditta individuale comporta il rischio in prima persona dell’imprenditore o di colui che decide di aprire questa attività
- Il rischio di impresa, di conseguenza, si allarga comprendendo anche il patrimonio personale della persona che si mette in proprio
- Limitazione delle deduzioni delle spese, ai fini IRPEF, rispetto alle altre modalità di società.
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