Come sapere quali rifiuti produciamo
Sappiamo esattamente che tipo di rifiuti produciamo? Probabilmente no. Ultimamente, uno degli aspetti a cui siamo maggiormente interessati è la questione della riciclabilità o meno dei rifiuti e delle varie tipologie, ma spesso oltre a questa dimensione tendiamo a confonderci. Cominciamo quindi a chiarirci un po’ le idee. Innanzitutto, cosa si intende per rifiuto? Dal punto di vista normativo, un rifiuto è ogni cosa o oggetto di cui ci si voglia o ci si debba disfare. Esistono rifiuti molto diversi tra loro, urbani e speciali ma anche pericolosi e non pericolosi. Com’è intuibile, la differenza tra le diverse tipologie condiziona anche il tipo di smaltimento del rifiuto, che va comunque affidato a un’impresa qualificata nel settore come Nieco (se vuoi consultare il sito clicca qui), Vediamo più in dettaglio la differenza tra le diverse classificazioni.
I rifiuti urbani e quelli speciali
Se un rifiuto è urbano o speciale lo decide la sua provenienza, ovvero se arriva da una casa o da un luogo produttivo, che sia artigianale o industriale o agricolo poco importa. Dunque, il rifiuto urbano è quello domestico, gestito nel suo smaltimento dall’amministrazione pubblica o da società compartecipate (di solito) che incide anche sulla tassa dei rifiuti. I rifiuti speciali, invece, sono quelli prodotti da aziende, imprese, stabilimenti industriali, che vanno smaltiti attraverso imprese specializzate nel settore e autorizzate nell’attività di smaltimento. Questo perché smaltire i rifiuti speciali non è solo un’attività complessa dal punto di vista della gestione tecnica, ma anche amministrativa. Dunque, occorre che un’impresa autorizzata si occupi dello smaltimento dall’inizio alla fine, provvedendo quindi a tutta la filiera della gestione del rifiuto speciale.
Cosa sono i rifiuti speciali pericolosi
Esistono poi i rifiuti speciali cosiddetti pericolosi e quelli considerati non pericolosi. Questa distinzione dipende dalla tipologia di rifiuto, se cioè al suo interno contenga sostanze inquinanti oppure no. In caso positivo, oltre allo smaltimento specifico di questi rifiuti occorre anche un trattamento molto particolare per andare a neutralizzare la loro pericolosità. Pensiamo ad esempio a dei diserbanti, rifiuti speciali in quanto prodotti da uno stabilimento industriale e pericolosi in quanto altamente inquinanti e pericolosi anche per la salute dell’uomo. Comprendiamo quindi quanto sia importante una corretta gestione dei rifiuti speciale, soprattutto di quelli pericolosi, come l’amianto o le vernici o rifiuti derivanti da zone contaminate, ma anche medicinali e morchie. Si tratta, quindi, di una tematica molto complessa e delicata che va affrontata in tutta la sua complessità.
Nessun commento:
Posta un commento